Sabato 25 Maggio 2019 – ore 15:00 – Piazza del Duomo Firenze – Come spesso accade in queste “follie fisico-mentali”… il nostro lato oscuro… ha risposto alla Chiamata… Piazza del Popolo a Faenza ci attende. Noi siamo pronti !!! (ndr)

questa inaspettata… prima 100km

Iscrizione fatta come allenamento per il prossimo lungo trail: obiettivo arrivare a Marradi (65 Km), medaglia e rientro a casa. Questo l’obiettivo che io e Roberto ci eravamo prefissati iscrivendoci al Passatore. Un allenamento da fare in compagnia dei nostri amici Gio e Michele e da vivere con totale leggerezza. Ma la data di partenza si avvicina, i racconti di Paolo, Marcello, Lorena e Roberto che l’hanno già fatta aumentano a dismisura la “carica di energia” e il famoso “sogno nel cassetto” inizia a prendere aria…
Siamo in oltre 3.300 a Firenze in piazza Duomo, chi con lo sguarda preoccupato, chi con il sorriso ma tutti accumunati da un briciolo di follia. Della Libertas siamo veramente tanti: Gio, Federico, Michele, Roberto, Marcello, Paolo, Sabrina, Salvatore e in aggiunta due ex Libertas “mitica coppia di ferro” Lorena e Roberto: siamo tutti insieme alla partenza. E via: si parte! In compagnia di Gio, Michele e Paolo faccio i primi Km, lentamente perché eravamo in tantissimi e le strade troppo strette per contenere una massa simile di persone. Poi dopo 4 km  si comincia: salite e i panorami che rendono veramente questo percorso meraviglioso.
L’energia mi viene fornita dal panorama e dagli amici, si scattano anche foto insieme ma dal 5 Km giro la chiave e al comando passa solo la razionalità.
Ci siamo: al 40Km sto male, i miei soliti problemi devastanti! Fondamentale l’aiuto di Gio, di una signora del ristoro e la presenza rassicurante di Roberto. Continua la salita e, dopo una decina di Km arrivo al primo importante traguardo: la Colla. Le gambe stanno bene, lo stomaco meglio e la testa sempre sul pezzo, ora si comincia a scendere. E’ notte e inizia a piovere ma “tutto sotto controllo”. La magia del percorso rimane intatta. Arriviamo a Marradi (km 65) e Roberto decide di terminare, per lui l’obiettivo prefissato è stato raggiunto: medaglia al collo e sorriso sul volto. Ci salutiamo e io decido di proseguire. Sono sicura di potercela fare se continuo con razionalità e in totale riserva, mi è chiaro che non posso permettermi azioni istintive o “cazzate” emozionali. Piano piano alternando corsette a camminate i km passano e la notte lascia spazio all’alba. Il percorso continua sempre su quella strada dove da un lato passano le auto,  per cui la soglia di attenzione deve essere sempre altissima e dall’altro la natura riempie il cuore di splendide emozioni,  piante, fiori, animaletti e lucciole. Il silenzio di quei luoghi mi fa compagnia e i Km passano da soli. Come mi raccontava Paolo basta guardarsi intorno e la fatica diventa quasi impercettibile, nulla in confronto alle emozioni che questo “percorso” può darti. E immersa nei miei pensieri arrivo a Faenza. Che emozione vedere quel cartello: mi fermo e lo fotografo con qualche lacrima agli occhi. Ci sono! Ancora pochi Km… è fatta…. Ce l’ho fatta!!! Adesso finalmente posso lasciare spazio alle emozioni pochi km e sono all’arrivo. Finalmente la chiave gira e dalla razionalità il comando passa al cuore. Che emozione immensa oltrepassare quell’arrivo! Non ho parole per descriverla. Stupenda!!!

Grazie a chi era lì ad aspettarmi e ad accogliermi con un abbraccio.
Grazie a chi prima di partire mi ha fatto pensare che potevo farcela!

E a questo punto sono sempre più convinta che troppo spesso le barriere sui nostri limiti siamo solo noi a imporceli. Spesso ci dimentichiamo che gli attimi vanno colti e le occasioni afferrate e con il senno di poi credo la parte più difficile sia stata avere il coraggio di aprire quel cassetto.

Stefania F.

dopo 6 Passatori… ancora tantissima voglia

La decisione di partecipare a questa gara, a me tanto cara, è stata presa proprio allo scadere del tempo utile. Gli ultimi allenamenti e la 6 ore del Parco Nord lasciavano ben sperare e così, ho ceduto alla tentazione di esserci anche io, ancora una volta, alla partenza di questa prestigiosa competizione.
Il Passatore prima di una gara è una esperienza di vita, un miscuglio di sensazioni, fatiche, incontri che finiscono per creare dipendenza. Non puoi ignorare a lungo, infatti, il desiderio di rivivere l’ emozione di incamminarsi sulla Colla scaldati, o forse dovrei dire surriscaldati, dal sole del pomeriggio toscano, inebriati dal profumo dei campi e dal tramonto che ti coglie mentre entri nella vallata e attraversi Ronta e Razzuolo… e poi la fonte d’acqua che ti annuncia che tra poco stai scollinando, le lucciole nella notte e la brace delle salamelle. Ricordi indelebili che voglio rivivere ancora una volta insieme al nutrito gruppo della Libertas.
Nei giorni precedenti la corsa, la chat del Passatore diventa una occasione per caricarci a vicenda: consigli, suggerimenti, aspettative e sogni trovano casa per arrivare sempre più agguerriti alla partenza. Partito da Milano, in compagnia del mio inseparabile amico Marco, al ritiro pettorali mi accorgo subito che sarà un anno eccezionale per le presenze, impressione confermata anche dal fatto che lungo il percorso non mi è mai capitato di restare solo lungo il tragitto. Ho incontrato, infatti, tantissimi amici ammalati, come me, della 100km: si scambiano parole e ricordi degli anni passati, ci si augura il meglio per la competizione. In piazza del Duomo c’è il tempo per gli ultimi consigli, per ricompattare il gruppone Libertas con Marco, Lorena e Roberto e poi si parte! Mi godo la salita con una camminata fino al seminario e poi riprendo a correre fino alla Vetta le Croci, la lunga discesa fino a Borgo consente di sciogliere le gambe e prepararle alla salita più impegnativa. Ci superiamo e ci incrociamo con Stefania, Roberto, Giovanni e Michele. Salvatore Marcello Sabrina e Federico sono avanti a noi e stanno correndo per raggiungere il loro traguardo con un ottimo tempo. Il passaggio a Borgo San Lorenzo è caratteristico, incontro Andrea che mi stava aspettando, scambio quattro parole e poi visita dal gelataio: un bel gelato alla frutta diventa propedeutico per la lunga salita che ci aspetta. Sulla statale per la Colla incrociamo un giovane runner alla sua prima esperienza. Ferdinando è un po’ preoccupato di non riuscire a finire la corsa così decidiamo di salire insieme, la notte non è ancora arrivata che veniamo raggiunti anche da Lorena e Roberto. Insieme facciamo il tratto da Ronta alla Colla, sono momenti indimenticabili. Scollinato e fatto un veloce ristoro, direi scarsissimo essendo passati tantissimi runners prima di noi, ci si butta in discesa. Ora le gambe girano e si prova il piacere del correre nel buio della notte bagnati da una leggera pioggia. Mi sembra di volare e non mi accorgo dei chilometri che scorrono. La tappa successiva è Marradi e ci arriviamo velocemente inebriati dalla sensazione che tutto vada per il meglio, ma proprio all’uscita dal paese si spegne la luce. Sosta al bar alla ricerca di una lattina di coca cola, ma non riesco a trovarla. Alterniamo corsa e camminata, ma qualcosa non va. Al ristoro del 70km, tappa insperata solo fino a qualche settimana prima, mi ritiro. Mi manca il tanto desiderato traguardo ma porto a casa immagini indelebili, racconti e parole scambiate con tante persone che hanno fatto svanire ogni fatica. Il Passatore è li che mi aspetta, peccato che debba passare un anno!

Paolo C.

Il mio 2° Passatore

Dopo due report di passione e amore per questa gara (vedi sopra) mi viene difficile parlare di programmi e personal best… infatti il Passatore è LA 100 KM per eccellenza… non tanto per la difficoltà (… in giro ce ne sono di molto più dure), ma per il fascino che ne ruota attorno. Sarà per l’aria festosa ed accogliente che solo le persone coinvolte in questa organizzazione ti sanno dare… sarà per la gente che assiste sempre sorridente al passaggio degli oltre 3.300 Passatori di quest anno, di certo il detto di queste parti è molto chiaro: “il mondo si divide in due: chi ha corso il Passatore e chi non ancora !!!

Personalmente ho iniziato nel 2015 con la prima 100Km proporio qui tra Firenze e Faenza… e da allora non ho più smesso… per me la “gara” dell’anno resta la 100 Km, tutte le altre sono un tramite per arrivare preparato all’appuntamento. Ho iniziato il programma il 30 Dicembre 2018 senza sapere di arrivare a Firenze il 25 Maggio 2019… poche idee e tutte molto confuse… Passatore, Asolo, 12H… oppure chissa cosa e dove… nel frattempo tante gare e tanti Km, così da arrivare tra maggio e giugno preparato al meglio… poi vedremo!!!

Nel frattempo il gruppo Libertas cresce di numero e determinazione, così mi convinco che quest anno rifarò il Passatore e sfruttando l’allenamento fatto nei mesi passati, a questo giro mi giocherò il tutto per tutto… obiettivo 12 Ore !!!

Così la mia gara è stata tutta protesa al tempo… senza godermi il viaggio… peccato… so di essermi perso gran parte del bello… però giunto alla mia 6° volta nelle 100Km, mi volevo ripagare del lavoro fatto… un po di soddisfazione personale, niente di più, consapevole che i BP sono ben altri… sotto le 10 ore per esempio. Nei vaghi ricordi che affiorano alla mente di questo l’ungo viaggio nel Nirvana dell’UltraRunner… tante immagini e sensazioni… sempre più belle ed intense… anche la pauraosa nausea al 70°Km e quella dopo l’arrivo… nonostante l’integrazione e l’alimentazione che seguo sempre scrupolosamente in queste lunghe gare di endurance, tuttavia c’è sempre il rischio di avere questi paurosi fastidi, per fortuna che ho sempre con me la mia “farmacia” d’urgenza, tale da risolvere almeno in parte il problema evitando di mandare tutto all’aria. Ma la miglior cura è stata la birra offerta dal mio amico Salvatore dopo aver tagliato il traguardo che mi ha rimesso letteralmente in piedi… certo di aver dato tutto me stesso per arrivare in Piazza del Popolo a Faenza in 11H 33′ 43″ (Real Time), quasi 1 ora in meno del 2015. Tanta soddisafazione, consapevolre che per migliorare ancora ci vorrà un lavoro pazzesco di Km e ultra… ma un anno è lungo e di tempo ne abbiamo.

Federico B.

CLASSIFICA GENERALE