Sabato 27 aprile 2019, ore 6.00, noi dei 53km e quelli della 103km partiamo tutti da Castiglione d’Orcia (SI). La mia prima ultra, partiamo e…. ma aspetta! Raccontiamo tutto per gradi, dal giorno precedente. Stefania, Paola, Roberto, Piergiorgio. Che gruppettone per questo trail che tutti dicono essere tanto bello quanto impegnativo (1700 m di dislivello positivo). Venerdì 26 aprile arriviamo a Castiglione d’Orcia per ritirare i pettorali e partecipare al briefing tecnico. Arriviamo prima io, Pier e Paola intorno alle 18, proprio poco dopo la partenza della 160km (tanta stima per loro). Ritiriamo pacco gara e pettorali e ci prepariamo per il briefing: non so in quanti siamo precisamente, ma siamo in tanti e di diverse nazionalità. Le spiegazioni in italiano si susseguono a quelle in inglese. Dopo aver ricevuto tutte le informazioni sulla gara, finalmente con quell’attimo di ritardo (!) ci raggiungono anche Stefy e Roby. Ci fermiamo al pasta party e subito dopo ognuno alle proprie case. Domani sveglia alle 4! Questa corsa è una di quelle in semi-autosufficienza, dobbiamo portarci obbligatoriamente zaino, acqua, bicchieri, teli protettivi. I ristori previsti sono solo tre, mediamente a 15km l’uno dall’altro. Ore 6: partiamo tutti, chi per un viaggio lungo 53km, chi per un altro lungo soli 103km. Il sole sta sorgendo. Attraversiamo il paese subito capendo che il panorama sarà una parte importante del nostro percorso, allietando le nostre fatiche, sempre. Ci dirigiamo verso Bagno Vignoni… uno spettacolo: al centro del borgo si trova una vasca rettangolare con acqua termale, mozzafiato. Impossibile non fermarsi a fare delle foto. Proseguendo per le campagne della Val d’Orcia arriviamo a Pienza, primo ristoro, dopo aver percorso 15 km tra valli incredibilmente belle. Mangiamo e ricarichiamo le nostre borracce. Attraversiamo dopo circa una decina di km San Quirico d’Orcia, dove troviamo il nostro secondo ristoro. Qui a San Quirico, percorrendo un pezzo della via francigena incontriamo Simona e Silvia, le nostre mogli (mia e di Pier) che stavano anche loro passeggiando e con loro facciamo un pezzo di strada insieme. Che strano, e che bello, in una corsa incontrare dei volti conosciuti e scambiare due parole insieme, con la gara che ci fa da sfondo! Il tempo è bellissimo, soleggiato ma non troppo caldo grazie ad un vento che ci ha rinfrescato per una buona parte della corsa. Per non farci mancare nulla, anche il fiume Orcia da guadare! Non ho voglia di correre con le scarpe bagnate, decido quindi di attraversare scalzo il fiume. Così fanno anche molti, cogliendo l’occasione per riposarsi un po’ ma anche per scherzare con i compagni e fare altre foto ricordo. E’ bello correre insieme ai miei compagni di avventura. Le occasioni per parlare e scherzare non sono mancate ed è grazie a loro se sono riuscito a superare i momenti più duri della corsa, soprattutto gli ultimi. Perché se il panorama è impagabile, molto meno lo erano le salite e le discese, praticamente tutte su tratti sterrati dove bastava poco per cadere e rischiare di farsi male. Al terzo ristoro, posso dire che praticamente abbiamo… pranzato! Indimenticabili i panini con olio e sale, ed anche adesso a pensarci mi viene un’acquolina in bocca! Occasione per cambiarmi i vestiti, adesso, dopo altre 35km, tutti bagnati e pesanti per l’ora. Infine dopo pochi altri km ancora un altro ristoro, per me inaspettato. Io ancora satollo per prima e non prendo niente, altri un sorso di birra! Ce la siamo presa comoda, devo proprio ammettere; tra tutti i ristori devo dire che abbiamo perso un bel po’ di tempo, tempo però speso bene, dove abbiamo avuto modo di scherzare insieme, rifocillarci e recuperare energie. Ecco, sarà la pancia piena, la stanchezza, non so bene cosa, ma sono riuscito, come anche altre volte (sigh) a cadere inciampando su uno dei milioni di sassi che spuntavano dal terreno. Ed è qui che devo ringraziare il gruppo che mi ha sostenuto per i quasi 10km rimanenti. La dottora (chi se non altri che Paola) mi ha pulito e disinfettato la ferita al ginocchio, tutti facendomi da spalla e rimanendo al mio passo sempre, fino alla fine. Quest’ultima parte del percorso è stata per me veramente impegnativa (più che altro per la paura di cadere ancora! ). In lontananza ammiriamo la Rocca di Castiglione d’Orcia. Siamo quasi arrivati!! Dobbiamo espugnarla !! Corriamo in pianura e camminiamo lungo le salite, queste ultime veramente impegnative. Praticamente arrivati, ci prendiamo per mano per attraversare tutti insieme l’arco del traguardo! La mia prima ultra, e che ultra! Un trail impegnativo ma emozionante e bellissimo, da consigliare a chiunque. Ancora vividi i ricordi di una terra spettacolare, dei momenti insieme, di quelli felici e di quelli meno, della soddisfazione per aver portato a casa un’esperienza difficile da dimenticare.
Grazie a Pier, Roby, Stefy e Paola per aver condiviso con me quest’esperienza unica. Un gruppo affiatato ed unito sempre, soprattutto nei momenti di difficoltà (i miei..). Amici sui quali poter contare, sempre.
Giuseppe L.