Domenica 27 Ottobre 2019 – Venezia – Nonostante metà autunno la giornata si apre con cielo azzurro e sole che ci scalda sin dai primi raggi. Partenza di fronte la bellissima Villa Pisani con subito alla nostra destra il Brenta, direzione Venezia. L’emozione è sempre tanta e gli amici runner ti danno la carica per affrontare al meglio la gara regina. Via si parte! Incominciamo costeggiando il Brenta per circa 15-20 km, lasciandolo in alcuni punti per attraversare i paesini di Fiesso, Dolo, Mira e Oriago dove postazioni con bande musicali insieme ai cittadini, incoraggiano e applaudono tutti i runner che passano. Il percorso fino a qui è praticamente pianeggiante e molto veloce per chi ha voglia di spingere, inoltre la vista è appagata da una serie di ville del Palladio che lo costeggiano. Una volta lasciato il Brenta il percorso si dirige verso Mestre attraversando il quartiere di Marghera, che con i suoi cavalcavia incomincia ad impegnare gli atleti. E’ da qui che inizia la lunga e inesorabile Via della Libertà, che grazie al cielo è per un tratto ravvivata dal passaggio nel parco di San Giuliano. Molto probabilmente è chiamata così, in quanto una volta terminata, soprattutto il tratto che attraversa la baia con la monorotaia che hai quasi la sensazione che oramai sia lei a fissarti e non tu, trovi un senso di liberazione. Alla fine della baia un ponte ti invita ad entrare in Città e l’emozione, per chi come me non ha mai visto Venezia, è veramente tanta. Si incomincia costeggiando il Canal Grande, fino ad entrare tra gli edifici storici, un po’ a ridosso gli uni a gli altri per poi riaprirsi in Piazza San Marco. Arrivati ormai al 40 km, anche se stremati, la sensazione di orgoglio unito agli applausi della gente che tifa, riesce a darti la forza per affrontare gli ultimi 2 km all’arrivo che tra pavè e ponti tipici ti accompagnano. La vista del traguardo, innesca un acceso sentimento di emozione che riempie gli occhi di gioia e soddisfazione.
E’ proprio vero! C’è una frase… quando corri una maratona:”sono 30km con le gambe, 10km con la testa, 2km con il cuore e 195m con le lacrime agli occhi“.
Grazie Venezia
Michele B.